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Ma alla fine quante foto ci darete?
Questa è una delle domande più frequenti che viene fatta a noi fotografi professionisti.
E ammettiamolo, si tratta di una domanda più che lecita. Sapere cosa è compreso nel costo di un servizio fotografico è un diritto sacrosanto.

Ma cosa si nasconde dietro questa domanda?
“Quante” diventa una scriminante nella scelta di un fotografo piuttosto che di un altro. Lui mi dà 100 Foto, l’altro me ne da 20. Scelgo il primo. Ovvio!

Oppure, no?
Riflettiamoci insieme.

Viviamo in un’epoca dominata dall’immagine. Quello che profeticamente, nel 1928, Paul Valéry prefigurava già: come l’acqua o il gas raggiungono le nostre case senza sforzo da parte nostra, così “verrà il giorno in cui ci nutriremo di immagini, che nasceranno e si spegneranno automaticamente”.
Di fronte a tutto questo delirio, noi abbiamo deciso di fermarci per un momento e riflettere sull’uso (o sull’abuso) della fotografia.

La fotografia digitale, la possibilità di scattare infinite fotografie, ha portato le persone ad una vera e propria “ossessione” da immagini.
Se ci pensate, la vecchia generazione, abituata alla pellicola, raccontava un’intera vacanza attraverso 24 o 36 Immagini.
Me lo ricordo bene anche io: quando ero piccola (fine anni ’90), i miei genitori, quando andavo in gita con la scuola, mi davano una macchinetta fotografica e io sapevo di avere pochi scatti a disposizione, quindi facevo molta attenzione a non sprecarli e selezionavo accuratamente cosa fotografare.
Si Pensava. Si guardava. Si sceglieva e si scattava.

Se affidate i vostri ricordi ad un professionista, specializzato in Fotografia di Gravidanza o Newborn, lo sapete quel professionista cosa farà in studio? Esattamente la stessa cosa: penserà, guarderà, sceglierà. E poi alla fine scatterà.
E questo perchè?
Perchè se un fotografo vi consegna centinaia di immagini scattate in un lasso di tempo di un’ora o due ore, a prima vista sembrerà che vi stia dando un gran servizio. Tante immagini a poco prezzo, il sogno di tutti!
Ma in realtà, quello che sta facendo, è darvi una lunga sequenza di immagini, probabilmente tutte uguali, a cui voi non riuscirete a dare il valore che meritano, perché tra quelle centinaia di immagini ce ne saranno 20 o 30 di veramente belle, e purtroppo queste si perderanno nella confusione generale.

Quantità vs. Qualità

Dopo una serie di ragionamenti, dettati anche dall'esperienza che abbiamo maturato fino adesso, siamo arrivati alla conclusione che dare tutte le foto scattate non ha alcun senso.
Vi facciamo un esempio pratico: quando andate a comprare un mobile, a voi interessa il mobile finito, non pretendete di avere anche i pezzi di legno che sono stati tagliati per rifinirlo.
Così funziona per un servizio fotografico. A volte servono diversi scatti per ottenere quello giusto, ma è solo quello giusto che poi viene consegnato.
Gli scarti non aggiungono nulla, anzi tolgono valore al lavoro!!

Chiedetevi dunque: andare da un fotografo professionista per avere una sequenza infinita di immagini, o andare da un fotografo professionista per ottenere dei veri e propri ritratti della vostra famiglia?

Non c’è una risposta giusta o una risposta sbagliata, non saremo noi a dirvi cosa dovete o non dovete fare. La cosa importante, però, è acquisire la consapevolezza che non si può avere entrambe le cose, ed è necessario fare una scelta!!